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Gas & Power: come ridurre i rischi legati all’andamento dei prezzi

I prezzi dei beni energetici sono sottoposti a variazioni consistenti, che possono incidere significativamente sui bilanci delle imprese

Pubblicato il 23 Set 2020

L’energia, sia sotto forma di gas che di energia elettrica (power), rappresenta un bene primario per il funzionamento delle moderne economie, a prescindere da quale sia il settore produttivo. A differenza di altri asset, però, il valore dell’energia non è sostanzialmente stabile nel tempo ma, anzi, è sottoposto a continue variazioni verso l’alto e verso il basso, che dipendono da una molteplicità di fattori. Tra questi, il prezzo dei combustibili primari (petrolio e gas), il costo dei certificati relativi alle emissioni di anidride carbonica (CO2), il peso dell’incentivazione alle fonti rinnovabili e della tassazione statale, oltre che – naturalmente – la domanda e l’offerta. Ad esempio, come si è potuto osservare durante il periodo del lockdown, in cui la domanda di energia è calata significativamente per lo stop imposto alla grande maggioranza delle attività produttive, i prezzi dell’energia hanno conosciuto una diminuzione sensibile. Inoltre, occorre considerare che, a differenza dei combustibili fossili, solitamente commercializzati sui mercati mondiali a prezzi relativamente uniformi, esiste un’ampia varietà di prezzi dell’energia elettrica anche tra gli Stati membri dell’UE, in buona parte determinata dalle caratteristiche peculiari di ciascun mix elettrico nazionale, ovvero dal tipo di fonti impiegate per generare elettricità (che possono essere più o meno costose).

Come risparmiare su elettricità e gas

Per un consumatore domestico un certo rialzo dei prezzi di elettricità e gas può essere fastidioso, ma in definitiva tale incremento andrà a incidere per alcune decine di euro l’anno di spese supplementari, considerando un profilo medio di consumo. Decisamente diverso è il discorso per le imprese, in particolare per quelle industriali a elevato consumo di energia: l’approvvigionamento energetico rappresenta una delle principali voci di costo, dunque le fluttuazioni verso l’alto di gas ed elettricità possono anche pesare per milioni di euro per le imprese più grandi, arrivando a incidere direttamente sulle marginalità aziendali. Un rischio che le imprese conoscono bene e che cercano da tempo di limitare, in parte investendo sull’efficienza energetica (cercando cioè di consumare meno energia) e in parte cercando di strappare condizioni sul mercato. Al di là del prezzo finale al MWh in sé, le soluzioni a disposizione sono sostanzialmente due: cercare di ottenere un prezzo fisso per un determinato periodo di tempo, così da mettersi al riparo da eventuali variazioni verso l’alto dei prezzi. Oppure al contrario, cercare di inseguire le variazioni verso il basso dei beni energetici, scommettendo su ribassi futuri che possono consentire di abbassare i costi della bolletta.

L’approccio della consulenza e le sue alternative

Ma come riuscire a governare un mondo dalle mille variabili come l’energia? La strategia classica è quella di affidarsi a consulenti e professionisti esperti delle dinamiche del settore energetico, che possono elaborare delle previsioni di medio lungo termine sull’evoluzione dei prezzi dell’energia.  Su questa base le aziende possono mettere in atto delle strategie di fixing, cercando così di strappare le migliori condizioni possibili per i contratti futuri. Il lavoro dei consulenti, per quanto meticoloso e attento, può però difficilmente prendere in considerazione tutti i dati e le variabili che impattano quotidianamente sul mondo dell’energia. Inoltre, il costo di una consulenza personalizzata di questo tipo può risultare estremamente oneroso da sostenere per diverse imprese. Un’alternativa può essere quella di contare su degli strumenti digitali che consentano di automatizzare e rendere più fruibile questo tipo di previsioni, rifornendosi costantemente di dati freschi e affidabili, così da generare continuamente delle previsioni efficaci e capaci adattarsi alle variazioni del quadro di riferimento.

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Gianluigi Torchiani
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