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Mastercard si rafforza nella prevenzione delle frodi: acquisita Ethoca

La società specializzata in soluzioni tecnologiche antifrode per il commercio digitale è stata acquisita da Mastercard, che aumenta così la sua offerta di sicurezza

Pubblicato il 19 Mar 2019

Con l’obiettivo di promuovere una maggiore sicurezza delle transazioni, Mastercard ha annunciato di aver stipulato un accordo per l’acquisizione di Ethoca, società specializzata in soluzioni tecnologiche per identificare e risolvere rapidamente le frodi nel commercio digitale. Più specificatamente, nel momento in cui viene identificata una operazione fraudolenta, Ethoca consente di trasmettere le informazioni quasi in tempo reale all’esercente, in modo che possa procedere con la conferma della transazione, interromperla o invertirla per evitare il processo di chargeback. In questo modo sia gli esercenti che gli emittenti di carte di credito beneficiano di costi operativi inferiori riducendo le frodi all’origine.

Un problema che è piuttosto concreto e sentito: secondo uno studio condotto da Juniper Research, nei prossimi cinque anni i commercianti perderanno 130 miliardi di dollari a causa delle frodi online. Inoltre, una ricerca promossa da Aite Group ha stimato che i falsi rifiuti – quando gli emittenti di carte rifiutano le transazioni dai clienti a causa di un presunto rischio di frode – sono costati 331 miliardi di dollari nel 2018 solamente negli Stati Uniti. L’idea di Mastercard è perciò quella di aumentare la propria capacità di rilevazione delle frodi, combinando i servizi di Ethoca con potenziati controlli di sicurezza, un’analisi dettagliata dei dati e l’intelligenza artificiale

“I progressi tecnologici ci consentono di trasformare l’experience dei nostri clienti – ha dichiarato Ajay Bhalla, President of Cyber and Intelligence Solutions, Mastercard – . Ethoca rappresenta un grande valore aggiunto per la nostra strategia informatica multichannel, aiutando i clienti ad intraprendere un’azione immediata contro le frodi e l’annullamento dei chargeback prima ancora che possano verificarsi. A loro volta, i consumatori possono vivere con sempre maggiore tranquillità il momento del checkout ogni qual volta finalizzino un acquisto nei negozi”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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