Risk management, sostenibilità e ESG: come agire

La gestione dei rischi e lo sviluppo sostenibile stanno diventando due pilastri imprescindibili per le aziende che vogliono mantenersi competitive e resilienti. L’innovazione digitale rappresenta un fattore abilitante per il raggiungimento di questi obiettivi

Pubblicato il 08 Gen 2024

In un mondo sempre più interconnesso la gestione del rischio e la sostenibilità diventano due fattori imprescindibili per le aziende che vogliono mantenere competitività, resilienza e raggiungere nuovi obiettivi. Non si tratta più di concetti separati, ma piuttosto di un approccio integrato. Le strategie di risk management non possono infatti prescindere da una visione sostenibile della produzione, proprio come la sostenibilità deve necessariamente tenere conto dei rischi associati a un contesto imprenditoriale in rapida evoluzione.

Risk management e sostenibilità: perché sono sempre più legati

La variabilità delle condizioni di mercato e la presenza costane di nuovi rischi in evoluzione spesso veloce sono all’ordine del giorno. In questo scenario una buona pianificazione dei rischi aziendali diventa non solo fondamentale, ma si impone una crescente e costante attenzione sia verso temi ambientali sia verso fattori legati alla responsabilità sociale anche allo scopo di spingere le aziende a integrare nei propri processi decisionali legati alla sostenibilità. Tutto questo si traduce in una strategia nella quale occorre combinare efficacemente l’efficienza operativa con il rispetto dell’ambiente e delle normative socio-ambientali.

Strategie di risk management per una produzione sostenibile

Le strategie di risk management orientate alla sostenibilità si focalizzano su due pilastri fondamentali: da un lato, la riduzione dei rischi legati ad eventi avversi che possono impattare sulle catene di fornitura e sulla catena produttiva; dall’altro, la minimizzazione della carbon footprint delle attività produttive. Questo implica un’analisi accurata del ciclo di vita dei prodotti e dei processi aziendali, con l’obiettivo di identificare potenziali criticità e implementare soluzioni che possano garantire la resilienza dell’impresa nel lungo termine per arrivare a una produzione sostenibile e sicura. L’utilizzo di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale o big data analytics, possono svolgere un ruolo chiave in questo processo.

Risk management sostenibile

Un esempio paradigmatico di applicazione efficace del risk management sostenibile è rappresentato dalle imprese del settore manifatturiero avanzato che dopo aver affrontato processi di innovazione Industry 4.0 si orientano all’Industry 5.0. Queste aziende hanno saputo integrare nelle proprie strategie di gestione dei rischi una visione a 360 gradi che tiene conto non solo degli aspetti economici e operativi, ma anche di quelli ambientali e sociali. Attraverso l’implementazione di sistemi di monitoraggio in tempo reale delle performance produttive e della sostenibilità, queste imprese sono riuscite a ottimizzare i propri processi, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza energetica, senza compromettere la qualità dei prodotti offerti. Un risultato che porta benefici anche in chiave ESG.

Il futuro del risk management nella produzione sostenibile

La convergenza tra risk management e sostenibilità costituisce un paradigma che riscrive le regole dell’operatività nel mondo B2B. L’adeguamento strategico delle imprese non è più un’opzione, ma una necessità per garantire la competitività d’impresa nel lungo termine. Il futuro del risk management nella produzione sostenibile impone al management impegnato sui temi del risk di affrontare tematiche innovative come la gestione dei rischi climatici, come i rischi ESG, come come i rischi di mitigazione e adattamento, e attuare forme di intervento come i  climate stress test. In particolare i punti di riferimento per integrare il Risk Management con l’ESG possono includere: Gli Standard e i Framework Internazionali come
  • GRI (Global Reporting Initiative): Fornisce standard per la rendicontazione di impatti ESG.
  • SASB (Sustainability Accounting Standards Board): Offre un framework per la rendicontazione di informazioni finanziariamente rilevanti legate all’ESG.
  • TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures): Fornisce raccomandazioni per la divulgazione volontaria di informazioni finanziarie relative al clima.
  • ISO 31000: Fornisce linee guida per il risk management che possono essere integrate con considerazioni ESG.
Le Regolamentazioni e le Leggi come
  • Le leggi nazionali e internazionali riguardanti la responsabilità sociale e ambientale delle imprese.
  • Le Normative relative alla divulgazione di informazioni non finanziarie, come la Direttiva dell’UE sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD).
I Principi per l’Investimento Responsabile come
  • UN PRI (Principles for Responsible Investment)**: Una rete internazionale di investitori che lavora per implementare i sei principi per l’investimento responsabile.
Le Valutazioni e i Rating ESG come
  • Organizzazioni come MSCI ESG Research, Sustainalytics, e FTSE Russell che forniscono valutazioni e rating ESG.
L’Integrazione di ESG nel Risk Management come
  • Identificare i rischi ESG che possono avere impatti finanziari diretti o indiretti.
  • Valutare la probabilità e l’impatto dei rischi ESG, proprio come si farebbe per qualsiasi altro rischio aziendale.
  • Integrare i rischi ESG nel processo di risk assessment e nella strategia aziendale complessiva.
La Governance Aziendale con attività volte a
  • strutturare la governance aziendale per includere la responsabilità per le questioni ESG, ad esempio attraverso comitati dedicati o la designazione di C-level executives (come un Chief Sustainability Officer).
Lo Stakeholder Engagement con Dialogo con gli stakeholder, inclusi clienti, fornitori, comunità locali, e investitori per comprendere le loro aspettative e preoccupazioni relative a ESG. Le Strategie di Mitigazione e Adattamento per
  • Sviluppare e implementare strategie per mitigare i rischi ESG e adattarsi ai cambiamenti, come quelli climatici o sociali.
La Formazione e la Cultura Organizzativa per
  • Promuovere una cultura aziendale che valorizzi la sostenibilità, la responsabilità sociale e una governance etica.
  • Formare i dipendenti sui principi ESG e sul loro ruolo nel gestire i rischi correlati.
Il Monitoraggio Continuo allo scopo di
  • Monitorare regolarmente i rischi ESG e l’efficacia delle strategie di mitigazione attraverso indicatori di performance e sistemi di reporting.
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