Criptovalute, il rischio hacker e la volatilità ne frenano l’adozione

A ostacolare la diffusione di queste nuove tecnologie, secondo una recente indagine di Kaspersky, ci sono una serie di timori sulla loro affidabilità. All’interesse piuttosto generalizzato si contrappone una scarsa conoscenza del fenomeno

Pubblicato il 19 Giu 2019

A. S.

L’adozione di una criptovaluta è ancora visto dagli utenti più come un rischio che come un’opportunità. E questo sta causando un rallentamento della diffusione della tecnologia, dopo un primo “boom”. Gli utenti temono più di tutto la volatilità delle criptovalute e attacchi informatici legati all’utilizzo delle monete virtuali. E’ quanto emerge da un recente studio di Kaspersky Lab, “Uncharted territory: why consumers are still wary about adopting cryptocurrency”, secondo cui il 29% delle persone (che sale al 36% se si considera soltanto l’Italia) a in generale cosa sia una criptovaluta ed è al corrente del fatto che sia una tecnologia in espansione, ma solo una persona su 10 conosce bene come funzioni (ma scende all’8% in Italia). 

“È chiaro che l’adozione mainstream e la crescita della moneta virtuale venga frenata dalla natura vulnerabile della tecnologia – afferma  Morten Lehn, General manager Italy di Kaspersky – Se da un alto gli utenti dimostrano un forte desiderio di utilizzarla, investire il denaro guadagnato duramente in qualcosa che non si comprende o di cui non ci si fida rappresenta un ostacolo. Poiché la sicurezza degli investimenti è di fondamentale importanza per gli utenti è necessario che prendano le giuste misure per salvaguardarla. Come con qualsiasi minaccia informatica, non c’è alternativa all’essere vigili – se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Nel caso si vogliano scambiare cripto-assets in qualsiasi altro tipo di mercato è importante prestare attenzione alla sicurezza delle credenziali del proprio conto. Se il vostro obiettivo è un investimento a lungo termine o quello di utilizzare le cryptovalute del mondo blockchain per i pagamenti, fatelo in ambienti sicuri e utilizzate più portafogli o distribuiteli tra software e hardware. Incoraggiamo inoltre le aziende di crypto a organizzarsi in modo efficace per dimostrare di essere in grado di proteggere gli investimenti dei propri clienti”.

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