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Gli italiani conoscono bene rete e digitale, ma c’è qualche “buco” a livello di privacy e cybersecurity

I giovani italiani hanno una buona dimestichezza e conoscenza degli strumenti informatici a loro disposizione, ma non sono ancora del tutto consci dei pericoli della rete. C’è ancora un lungo cammino da percorrere in termini di educazione per incrementare la percezione riguardo privacy e cybersecurity

Aggiornato il 04 Ago 2023

Tra febbraio e maggio di quest’anno un’aula interattiva mobile ha fatto tappa in diverse regioni d’Italia, portando con sé un importante bagaglio di consapevolezza sulle minacce e sulle opportunità legate all’utilizzo di Internet e delle applicazioni Web. “SmartBus: Cybersicuri a Bordo” è il progetto congiunto con cui Huawei – fornitore globale di soluzioni di Information and Communication Technology – e Parole O_Stili – associazione triestina nata per educare gli utenti della Rete – si sono rivolti a circa 4.500 studenti e studentesse di 206 scuole secondarie di primo grado, e circa 600 cittadini delle regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania, dando loro l’opportunità di acquisire maggiore consapevolezza in tema di privacy e cybersecurity nonché di maturare una cultura della responsabilità nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Questo grazie ad un approccio educativo interattivo e coinvolgente, basato sull’utilizzo di strumenti digitali e di dinamiche di gamification applicate ad attività della vita quotidiana. Tutti i partecipanti, avvalendosi di un tablet e di una WebApp sviluppata da Parole O_Stili per il progetto, hanno potuto testare le proprie competenze attraverso un quiz e riflettere sui risultati insieme alle educatrici.
In questo senso, SmartBus ha rappresentato una significativa iniziativa volta a educare e responsabilizzare i cittadini italiani riguardo alla rete e alle sue sfide. Tuttavia, il report che hanno tratto Huawei e Parole O_Stili sulla base di questa esperienza mette in luce la necessità di un impegno costante e mirato nell’educazione digitale, soprattutto tra i giovani. Solo attraverso una maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza digitale, alla privacy e ai diritti d’autore, sarà possibile garantire un futuro sostenibile e sicuro per le nuove generazioni italiane.

Digitale e Internet: gioventù in vantaggio, donne davanti agli uomini

Una conclusione che emerge spontanea dal report “SmartBus – La percezione dei rischi e delle opportunità della rete in Italia“, secondo cui gli italiani possiedono fondamentalmente un livello di conoscenza medio-alta degli strumenti digitali, di Internet e dei rischi della rete, ma solo il 3,1% degli oltre 5.000 partecipanti ha risposto correttamente a tutte le domande del questionario.
In questo contesto, i cittadini più giovani risultano essere più preparati su tutti gli argomenti affrontati rispetto agli adulti. Considerando i soli adulti, il report di Huawei e Parole O_Stili dimostra che in Italia sono le donne ad essere più preparate degli uomini rispetto ai temi del digitale e della cybersecurity, un dato che smentisce il luogo comune secondo il quale nella nostra società sarebbero gli uomini ad essere più “digitali” delle donne; nello stesso contesto invece, tra i giovani è stato rilevato il contrario.

Sicurezza online a rischio tra password fragili e giochi piratati

Se da una parte i giovani italiani si sono dimostrati più preparati rispetto agli adulti, in merito ai concetti di privacy e cybersecurity preoccupa il fatto che il 50% degli studenti non sia in grado di impostare una password sicura o di proteggere le proprie chiavi di accesso attraverso strumenti adeguati. Basti pensare che il 47,6% delle ragazze ha dichiarato di utilizzare una semplice nota sullo smartphone.
Una situazione che può avere gravi ripercussioni quando i giovani diventeranno adulti e si troveranno ad affrontare sfide più complesse in termini di sicurezza digitale. Infatti, gli stessi giovani che oggi si “limitano” a gestire contenuti semplici sui social e rubriche di contatti sul proprio smartphone, un giorno dovranno gestire password di conti correnti bancari, credenziali di accesso ai siti dell’Amministrazione Pubblica e dati sensibili aziendali in ambito professionale.
Inoltre, dai dati del report di Huawei e Parole O_Stili, emerge una scarsa attenzione ai temi del diritto d’autore, oltre all’originalità e alla sicurezza dei contenuti di intrattenimento che utilizzano ogni giorno. Il 50,7% degli studenti coinvolti nelle attività di SmartBus, risulta poco preoccupato dal download di giochi piratati o di dubbia origine. Inoltre, il 38,1% di chi acquista giochi online in versione Premium, non ha cura di chiedere l’autorizzazione ai propri genitori prima di procedere all’acquisto.

I giovani toscani campioni di cybersecurity e privacy

Arrivano dati più confortanti rispetto ai nuovi linguaggi della Rete da parte dei più giovani, con il 90% circa degli studenti italiani che ha dimostrato un’alta familiarità con il vocabolario della rete relativo a cybersecurity e privacy, con la conoscenza esatta di termini o espressioni quali “ban”, “block” e “segnalazione di violazioni”.
“Dalla Divina Commedia ai nuovi linguaggi della rete” potrebbe essere il titolo di una nuova ricerca che dimostra come la Toscana, la terra natìa della lingua italiana, è anche il luogo dove si sviluppano e si apprendono meglio i concetti e le parole del digitale. Infatti, tra le 5 regioni italiane coinvolte nel progetto (Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania) la patria di Dante Alighieri si è rivelata la regione più competente.

Il download del report può essere effettuato dalla pagina web dedicata.

L’impegno di Huawei e Parole O_Stili nel responsabilizzare ed educare gli italiani alla Rete

Lanciato in Europa nel 2019 il progetto “SmartBus”, si inserisce nell’ambito di TECH4ALL, il programma globale di Huawei che pone la tecnologia al servizio delle persone e dell’ambiente con numerosi progetti portati avanti in tutto il mondo insieme a partner locali e internazionali con l’ambizione di promuovere l’inclusione digitale e la conservazione della natura. Dal lancio e fino a settembre 2022, SmartBus ha visitato più di 300 scuole in 8 Paesi, tra cui Spagna, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi, coinvolgendo oltre 65.000 tra studenti, genitori e insegnanti.
L’iniziativa approda in Italia nel 2023 grazie alla collaborazione con Parole O_Stili, associazione che si pone l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile, e in un tour di oltre tre mesi tocca 15 città di 5 regioni italiane, coinvolgendo circa 4.500 studenti di 206 scuole e circa 600 cittadini.

“Da questa prima esperienza con SmartBus abbiamo appreso che i giovani hanno una maggiore dimestichezza con la Rete e gli strumenti digitali ma anche che la loro percezione e consapevolezza dei rischi direttamente collegati sono ancora piuttosto basse” ha dichiarato Wilson Wang, CEO di Huawei Italia. “La sicurezza cibernetica non si garantisce soltanto con la protezione degli asset aziendali ma anche attraverso una formazione costante e progressiva dei più giovani, che saranno i professionisti di domani, e degli adulti con lo scopo di rendere la cittadinanza tutta più informata, consapevole e meno vulnerabile alle diverse minacce che si annidano nel Web”.

“Il digitale non è soltanto competenza tecnica ma è, soprattutto, cultura. Per noi di Parole O_Stili, infatti, accompagnare i ragazzi e le ragazze nel percorso di crescita verso la piena costruzione di una cittadinanza digitale è il passo più importante, non soltanto per rendere la Rete un luogo accogliente ma per prepararli a diventare uomini e donne del futuro” ha affermato Rosy Russo, Presidente di Parole O_Stili. “I dati emersi da questa esperienza ci indicano la strada giusta che prevede la presenza e la co-partecipazione di più attori sociali (scuola, istituzioni, famiglia, terzo settore) per promuovere e supportare la crescita digitale delle nuove generazioni”.

Per maggiori informazioni su Huawei SmartBus in Europa visitare questo sito web.

Formazione digitale e cybersecurity: il ruolo di istituzioni e politica

I risultati del rapporto sono stati condivisi anche durante un evento che si è svolto qualche settimana fa presso la Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama a Roma, e che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’On. Paola Frassinetti, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, e di Daniela Sbrollini, Senatrice della Repubblica Italiana.

“Il quadro che emerge dal rapporto SmartBus fornisce un’analisi molto utile sul tema della conoscenza e della sicurezza informatica evidenziando l’importanza della formazione. La scuola italiana sta operando sia sull’innovazione tecnologica che sulla trasformazione digitale con un piano che vuole accompagnare gli studenti nell’acquisizione delle competenze digitali e progetti sempre più omogenei ed estesi, con una formazione che riguarda anche gli insegnanti e che coinvolge maggiormente i genitori e le famiglie. Puntiamo a un’educazione digitale diffusa” ha commentato l’Onorevole Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato, Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Con questo rapporto, Huawei e Parole O_Stili hanno aiutato cittadini e politica nella comprensione di un fenomeno fondamentale come la cybersecurity. Da questo punto di vista, la politica può fare molto per sensibilizzare gli utenti di smartphone, tablet e computer. Non a caso, la sicurezza cibernetica costituisce uno degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza trasmesso dal Governo alla Commissione europea il 30 aprile 2021 e approvato il 13 luglio 2021.

“Come Responsabile Nazionale del Dipartimento Sport per Italia Viva, – ha osservato la Senatrice Daniela Sbrollini – sono sorpresa e dispiaciuta dalla scarsa attenzione verso il diritto d’autore e la pirateria, nella quale rientra anche la visione di eventi sportivi tramite piattaforme illegali, fenomeno contro cui il Senato ha appena approvato una legge. I giovani non hanno ancora ben chiaro che dietro ai contenuti, dal semplice videogioco al libro, da un film a uno spettacolo sportivo, c’è il lavoro e l’impegno di persone che lavorano, artisti o atleti professionisti, che meritano di veder riconosciuto il frutto del loro ingegno e del loro talento”.

Articolo originariamente pubblicato il 04 Ago 2023

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